Ogni cosa conduce ad un’altra cosa, che conduce ad un’altra cosa… se ti concentri sul fare la più piccola, poi la successiva e così via, ti troverai a fare grandi cose, avendo fatto solo piccole cose.
J. H. Weakland
Come principale metodo per la cura e la risoluzione dei problemi e delle difficoltà, utilizzo la Terapia Breve Strategica che può essere definita come l’arte di risolvere complicati problemi umani mediante soluzioni apparentemente semplici (G. Nardone).
Come funziona la Terapia
L’approccio deriva dagli studi del gruppo di Palo Alto, poi messo a punto da Paul Watzlawick ed evoluto da Giorgio Nardone, presso il Centro di Terapia Breve Strategica di Arezzo.
Come già indicato nel nome, si tratta di una terapia:
- breve, perché permette di raggiungere risultati concreti con un numero contenuto di sedute
- strategica, perché utilizza tecniche e strategie che agiscono nel presente
La terapia breve strategica si basa su un concetto apparentemente semplice, quanto geniale: è possibile sbloccare un problema attuale non tanto andando alla ricerca delle presunte cause che lo hanno prodotto, ma agendo su come funziona quel problema, su ciò che lo mantiene nel presente e sul come poterlo cambiare.
Fin dal primo incontro si utilizzano tecniche sofisticate di conduzione (dialogo strategico) e vengono prescritti alcuni piccoli compiti che la persona dovrà mettere in pratica tra una seduta e l’altra.
L’intervento strategico mira, da un lato, alla totale estinzione della sintomatologia presentata e, dall’altro, al raggiungimento di un nuovo equilibrio personale più elastico e flessibile, ma stabile nel tempo.
La terapia si conclude quando la persona è in grado di gestire autonomamente, in prima persona, le sfide quotidiane e le esperienze che la vita le propone.
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